Oggi esistono in commercio idropitture antigoccia, che consentono l’applicazione senza fastidiosi schizzi di colore sul pavimento; altamente coprenti, con la possibilità di ridurre le mani di applicazione, risparmiando così fatica e denaro; protettive, per la massima durata nel tempo, lavabili, particolare importante se in casa ci sono bambini o animali, ed anche ecologiche (esiste infatti da qualche anno il marchio europeo “Ecolabel” che certifica l’ecocompatibilità dell’idropittura).

La procedura per l’applicazione della pittura sulle pareti può essere sinteticamente illustrata tramite i seguenti steps operativi:

1) OPERAZIONI PRELIMINARI:
Su intonaco nuovo (prima tinteggiatura in assoluto) è consigliabile applicare una mano di fissativo al fine di uniformare l’assorbimento da parte del supporto ed evitare sprechi di pittura. E’ comunque opportuno applicare il fissativo anche su superfici già precedentemente trattate con tempera. Sul muro già pitturato, spazzolare per rimuovere la polvere, stuccare eventuali crepe e buchi e carteggiare dopo qualche ora con della carta resinata.

2) DILUIRE LA PITTURA:
Leggendo le istruzioni riportate sulla confezione, aggiungere l’acqua nelle percentuali indicate. In genere le idropitture devono essere diluite al 30-40 per cento, il che significa che, ad un secchiello da 5 lt di idropittura, è necessario aggiungere da 1,5 a 2 litri di acqua, a seconda della propria abitudine ed esperienza. Una diluizione bassa comporta sì il risultato di ottenere una maggiore copertura, ma anche più evidenti segni delle pennellate e/o delle rullate.
D’altra parte, da una diluizione troppo elevata consegue qualche schizzo in più, il rischio di colature se non si è abituati ad imbiancare ed, in alcuni casi, una mano in più di pittura colorata. L’ideale è pertanto mantenersi a metà strada: se sulla confezione viene indicata ad esempio una diluizione del 30-40%, è consigliabile optare per il 35%.
E’ infine molto importante, prima della sua applicazione, mescolare con estrema cura la miscela ottenuta (in particolare nel caso si stia procedendo all’applicazione di pittura colorata).

3) APPLICAZIONE DELLA PITTURA:
Occorre innanzitutto dipingere il soffitto e per far questo si è soliti ricorrere, nella maggior parte dei casi, al colore bianco. Durante tale operazione occorre scendere anche sotto l’angolo fra soffitto e parete, dipingendo con il bianco 4-5 cm nella parte più alta della parete (porzione che verrà comunque poi ripitturata con la tinta da applicarsi alla parete stessa).
Passando poi all’applicazione della pittura colorata sulle pareti dell’ambiente, è fondamentale effettuare la seguente distinzione tra:

•    TINTE CHIARE (PASTELLO)
Se si usa il pennello: intingerlo fino a metà delle setole, scolare l’eccesso di prodotto sul bordo ed iniziare l’applicazione della pittura. Se si usa il rullo: intingerlo e scolare l’eccesso di prodotto sull’apposita retina.
E’ consigliabile pitturare quadrati delle dimensioni di circa 60 x 60 cm alla volta, incrociando le passate sia con il rullo, sia con il pennello e rifinendo sempre nello stesso verso lungo tutta la parete. Con il pennello, allentare poi la pressione nelle ultime passate, arrivando quasi a sfiorare il supporto. Non interrompere l’applicazione a metà parete, ma arrivare sempre ad uno spigolo. Prestare attenzione alla stesura del prodotto in maniera uniforme su tutta la parete, facendo attenzione a non lasciare scoperte le zone di congiunzione fra le diverse passate.
Utilizzare un pennello più piccolo (40-60 mm) per gli spigoli. Generalmente, nell’applicazione delle le tinte chiare, sono sufficienti due strati di prodotto (ricordando che, tra la prima e la seconda stesura, devono sempre trascorrere almeno tre ore);

•    TINTE VIVACI E COLORI FORTI
La loro procedura di applicazione è identica a quella utilizzata per le tinte chiare, ma in tal caso cambiano il numero di mani, i prodotti che si utilizzano e, soprattutto, è necessario attendere che ogni strato di pittura sia perfettamente secco prima di passare alla successiva mano.

– Numero di mani. Se si intende pitturare una parete con colori quali arancione, blu, bordeaux, occorrono 3 strati di prodotto (in casi estremi anche 4). Anche se ciò può apparire paradossale, le tinte scure tendono infatti a coprire meno di quelle chiare e, soprattutto, risultano in tal caso più evidenti le eventuali zone non perfettamente verniciate. Tra una mano e l’altra è indispensabile attendere la perfetta essiccazione, altrimenti non si potrà mai ottenere una copertura soddisfacente (e se d’estate è sufficiente aspettare tre ore tra una mano e l’altra, con temperature più basse i tempi di attesa si allungano).

– Il prodotto. Vengono generalmente utilizzate le cosiddette “pitture superlavabili”, ovvero delle pitture murali di fascia alta, colorabili in qualsiasi tinta e che, a lavoro ultimato (con tre mani di prodotto), conferiscono alla parete un aspetto vellutato.

Fonte: tutorcasa.it

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