L’aerografo (o aeropenna) è uno strumento che viene utilizzato per spruzzare vernici di vario tipo nebulizzandole tramite aria compressa. Viene usato in lavori di precisione per produrre linee molto sottili, campiture di colore uniformi e toni sfumati.

L’utilizzo dell’aerografo come strumento artistico per dipingere viene chiamato aerografia.

La struttura

L’aerografo è costituito da una aeropenna o aeropistola raccordata mediante un tubo flessibile ad una fonte d’aria, generalmente un compressore. Il corpo spruzza il colore nebulizzandolo tramite un flusso di aria compressa. Il colore può essere di vario tipo (acquerello, inchiostro, olio, tempera, acrilico e a solvente) e viene inserito in un serbatoio attraverso un’apertura. Per poter utilizzare i colori con solventi particolarmente aggressivi (diluente nitro ecc.) esistono aerografi con guarnizioni in teflon, e non in gomma, che altrimenti verrebbe velocemente danneggiata.

La duse è l’estremità dell’aerografo dove risiede la punta dell’ago fino a quando non viene ritratta tramite trazione dell’apposito pulsante-grilletto.

Aeropenna

Esistono diversi tipi di aeropenna, che si adattano alle diverse esigenze dell’utilizzatore. In linea di massima si possono dividere in due grandi gruppi, le aeropenne ad azione singola e quelle a doppia azione.

Aeropenna ad azione singola

Aeropenna a singola azione e miscelazione esterna

È il tipo più semplice di aerografo, così chiamato perché il pulsante di attivazione apre o chiude il flusso d’aria, senza regolare la quantità di colore. Seppur limitato alle applicazioni più semplici, è un modello molto diffuso in quanto economico e semplice da utilizzare, adatto al modellismo ed ai lavori che richiedono meno precisione. Esistono diversi tipi di aerografo ad azione singola:

  • Aeropenna a miscelazione esterna: concettualmente simile ad una pistola a spruzzo, non consente un controllo dello spruzzo adeguato ad usi artistici. Ciò nonostante, grazie al basso costo e alla semplicità costruttiva, è molto diffuso ed utilizzato per ottenere aree di colore piatto: ad esempio nella pittura con stencil e nel modellismo, o per l’applicazione di sostanze chimiche alle superfici come ad esempio antiruggine, vernici di sottofondo o di finitura.
  • Aeropenna a miscelazione esterna con ago
  • Aeropenna a miscelazione interna: in un’aeropenna a miscelazione interna la miscelazione aria-colore avviene all’interno della penna stessa. Ne risulta una nebulizzazione maggiore e più uniforme del colore.

Aeropenna a doppia azione

Questo tipo di aerografo ha un controllo unico che permette di regolare indipendentemente il flusso d’aria e la quantità di colore rilasciato, consentendo maggiore versatilità all’operatore. Esistono due tipi di aeropenne a doppia azione:
  • Aeropenna a doppia azione controllata,spostando indietro il pulsante dell’aeropenna, inizialmente si apre il canale dell’aria, successivamente premendo più a fondo quello del colore.
  • Aeropenna a doppia azione indipendente, premendo il pulsante dell’aeropenna, si apre il canale dell’aria, spostando il comando verso l’indietro si gestisce la quantità di colore di tantissimi tipi…

Aeropenna a turbina

Si tratta di un aeropenna a doppia azione a regolazione separati.
Il suo funzionamento si basa su una turbina, che messa in moto dal flusso d’aria regolata dall’utilizzatore, si modifica la rotazione della turbina, la quale è collegata ad un ago che compie movimenti rapidi, entrando e fuoriuscendo velocemente dal serbatoio del colore, ed un secondo condotto d’aria posto davanti al beccuccio del serbatoio che pulisce l’ago e genera la nube colorata.

Aerografo a pistola

Questo tipo di aerografo, chiamato comunemente anche pistola a spruzzo è caratterizzato da una forma e impugnatura del tutto simile alla pistola dell’aria normalmente presente sui compressori d’aria, la quale generalmente può essere dotata di diversi ugelli erogatori (a seconda del liquido da erogare) e adopera più registri:

  • Regolazione del rilascio del colore si può regolare l’apertura massima del grilletto/spillo che regolano l’apertura del colore
  • Ventaglio o Controllo dell’aria secondaria, questa regolazione interagisce con il tipo di punta adoperata e serve per regolarne l’effetto, generalmente viene utilizzata per avere un getto del colore circolare o ovale o addirittura si può arrivare ad avere una linea
  • Punta erogatrice questa punta serve per ottenere diversi effetti sulle forme di erogazione della pistola, le forme più comuni sono circolare/ovale, tubolare o lineare.

Serbatoio del colore

Aeropenna, con diversi serbatoi facilmente intercambiabili
Il serbatoio è importante perché permette di contenere il colore che si vuole utilizzare.

A seconda dei modelli, può essere disposto:

  • Superiormente, questo modello, permette il miglior sfruttamento del colore, ma risulta più difficile da usare
  • Inferiormente, questo modello, non permette di usare tutto il colore presente nel serbatoio, ma permette un facile uso dell’aerografo
  • Laterale, l’attacco del serbatoio è disposto di lato all’aerografo e il serbatoio può rimanere o più alto o più basso rispetto allo strumento.

Accorgimenti

Il serbatoio può essere munito di:

  • Agganci rapidi, il serbatoio è facilmente ricambiabile, perché utilizza attacchi a baionetta e non a filettatura
  • Trasparenza, la superficie trasparente del serbatoio può facilitare il controllo del colore a disposizione
  • Tappo, si ha un coperchio che chiude il serbatoio, in modo da evitare la perdita del colore
  • Foro di sfiato, il tappo del serbatoio è munito di un sistema che evita il formarsi di una depressione che porterebbe a un errato pescaggio del colore
  • Pozzetto del colore per alcuni modelli, in particolare le aeropistole con serbatoio superiore, si ha un pozzetto, che permette la raccolta di parte del colore in modo da stabilizzare l’aerografia anche con le posizioni meno appropriate per l’uso dell’aerografo

LE CARATTERISTICHE

Gli aerografi hanno diverse caratteristiche a seconda del loro sistema d’alimentazione e che incidono sul rendimento di trasferimento:

  • HVHP (alto volume e alta pressione), sono stati i primi sistemi utilizzati, che richiedono elevati volumi d’aria ad elevata pressione, causando un’elevata dispersione ambientale della vernice.
  • HVLP (alto volume e bassa pressione), richiedono elevati volumi d’aria, ma a pressione minore, il che migliora il trasferimento della vernice.
  • LVLP (volume ridotto e bassa pressione), richiedono ridotti volumi d’aria a bassa pressione, in modo da massimizzare il trasferimento della vernice.

Oltre ai sistemi pneumatici esistono anche sistemi a pressione, misti ed elettrostatici.